Un Dolce Antico che Andava Portato in Salvo!

 Buongiorno a tutti!

Questo sarà un articolo un po' diverso dal solito, infatti mi è venuta voglia di sperimentare una ricetta antica che non ho potuto trovare scritta da nessuna parte, una ricetta che ho già trattato ma in chiave moderna, quella del Dolce della Cattedrale!

LA RICETTA

INGREDIENTI
  • 500 g Farina Tipo 00
  • 160 g Miele di Millefiori
  • 144 g Grasso Animale (Io ho usato quello di maiale, ma ci andava quello d'oca)
  • 5 Uova
  • 8 g Lievito per Dolci Vanigliato (Mezza Bustina, Opzionale)
  • Scorza di un Limone
  • 1 Cucchiaino di Pasta di Vaniglia (Opzionale)
  • 1,5 Bustine di Zafferano in Polvere
  • 1 Pizzico di Sale
  • 200 ml Latte Intero
  • 6 Prugne Secche
  • 6 Albicocche Secche
  • Grappa Nebbiolo q. b. per coprire la Frutta Secca
Come prima cosa, esattamente come la versione più moderna, la frutta secca va messa intera a bagno per almeno una nottata nella grappa che dovrebbe essere di Nebbiolo per rimanere sul territorio, ma si può usare il liquore di preferenza o, in caso, dell'acqua; consiglio di tenere il contenitore ben chiuso per evitare l'evaporazione.
Il giorno dopo si può cominciare a preparare la torta: in una ciotola sbattere il grasso animale ammorbidito (ancora meglio se sciolto) con il miele, la buccia di limone e la pasta di vaniglia se si desidera, quindi frustare il più possibile fino ad ottenere un composto liscio.

A questo punto si uniscono le uova una per volta e si fanno assorbire al composto sbattendo vigorosamente: al quinto uovo intero quello che succederà sarà di non avere un composto del tutto omogeneo, ma bisogna continuare a sbattere per un bel po' per lasciarlo il più "liscio" possibile.
Quando tutte le uove saranno incorporate andrà aggiunto il mix di farina, sale, lievito e zafferano (se si usa quello in bustine, cosa che consiglio) setacciato, un paio di cucchiaiate alla volta, e si dovrà continuare a mescolare o sbattere per bene fino ad esaurimento della parte solida.
Per ultimi aggiungere il latte e la frutta secca tagliata grossolanamente, mescolare un'ultima volta e versare in una tortiera da 26 centimetri precedentemente imburrata e infarinata o, se a cerniera, con un disco di carta forno alla base e con i lati leggermente oliati o imburrati.

Infornare in forno già caldo a 180°C per almeno 45-50 minuti, togliere dal forno quando lo stecchino uscirà completamente asciutto e senza impasto sopra; togliere dalla tortiera ed eliminare la carta forno quando il dolce sarà del tutto raffreddato.


RICETTA BONUS

Per accompagnare la torta ecco qualcosa che ho trovato decisamente delizioso, una confettura di fichi con vaniglia!

INGREDIENTI
  • 1 Kg di Fichi Maturi
  • 400 g Zucchero Semolato
  • 1 Bacca di Vaniglia
  • Succo di 3 Limoni (Opzionale)
  • 1 Busta Fruttapec 1:2 (Pectina) o Altro Gelificante
Si lavano ed asciugano i fichi, quindi li si taglia a pezzi grossolani e li si cuoce in una pentola capiente con lo zucchero, una bacca di vaniglia aperta a metà, l'eventuale succo di limone e la pectina fino a che una goccia lasciata freddare su un piattino non diventi solida a nostro gusto.

RISULTATO

Ad essere sinceri non è un dolce per tutti: a parte per la frutta secca rinvenuta nella grappa, che è molto saporita, non ha un sapore pieno. 
Come consistenza rimane, ovviamente, molto densa e tende ad essere una torta secca: questo è dovuto al mancato uso di lievito o di chiare montate a neve, ma non deve spaventare, anzi! Diventa un dolce che dura più a lungo e può essere inzuppato nel latte o nel Vin Santo o addirittura farcito a nostro piacimento: io ho scelto una confettura di fichi aromatizzata alla vaniglia.

In fin dei conti questo è stato un esperimento, era prevedibile come non avrebbe avuto chissà quale risultato positivo, ma mi ha fatto molto piacere poter assaggiare quello che, verosimilmente e con le dovute piccole differenze, mangiavano i miei antenati quasi otto secoli fa!

Buon Appetito e Buona Digestione a tutti 😁






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